“Una selezione in piena libertà – commenta il presidente della Biennale Paolo Baratta - uno specchio delle condizioni del cinema globale”. Ritorna al Lido lo stile Müller, dopo alcune edizioni dense di apparizioni mondane e di star hollywoodiane, è il cinema d’autore che torna protagonista alla 65esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tra i nomi di spicco del programma si segnala il giovane Darren Aronofsky, chiamato alla prova d’appello dopo la delusione de L’albero della vita, con un irriconoscibile Mickey Rourke nei panni di The Wrestler. Torna a dirigere dopo otto anni di assenza dalle sale anche Kathryn Bigelow, forse la regista donna più maschile in circolazione, che propone al Lido Hurt Locker, ambientato in Iraq dove una squadra dell'esercito statunitense rimane intrappolata in una città che si rivela una vera trappola mortale.

Tre maestri del cinema nipponico rappresentano il Giappone, con l’immancabile Takeshi Kitano e il suo Achilles and the Tortoise e due dei più grandi nomi dell’animazione mondiale come Hayao Miyazaki, con Ponyo on Cliff by the Sea e Mamoru Oshii con The Sky Crawlers. Due film provenienti dall’Iran, Vegas: Based on a True Story di Amir Naderi e Inju, la Bête dans l'ombre di Barbet Schroeder. Dall’Europa, in rappresentanza del Nuovo Cinema Tedesco, l’ex attore di Fassbinder, Werner Schroeter propone Nuit de chien.
Soddisfatto il direttore Marco Müller che ha dichiarato di aver presentato per la prima volta nel suo mandato un programma inedito, in anticipo sulla stampa, con molti film ancora in fase di finalizzazione.
C.P.