Johnnie To purtroppo non sarà tra gli ospiti di quest'edizione (sta lavorando a tre film contemporaneamente), ma il parterre sarà ugualmente ricco. Accanto a Pang Ho-Cheung, "scoperto" da Udine e sempre seguito film dopo film fino al suo nuovo Isabella (che verrà di persona a presentare) ammesso addirittura in concorso a Berlino, ci sarà nientemeno che Miike Takashi, enorme figura di culto del nuovo cinema giapponese, amatissimo da autori come Quentin Tarantino. In Italia per la presentazione di un volume su di lui edito dal Museo del Cinema di Torino, Miike presenterà il suo controverso Imprint, episodo della serie televisiva statunitense Masters of Horror che la commitenza ha rifiutato di mandare in onda perchè eccessivamente violento.
Ben sessanta i titoli presentati, tutti in anteprima assoluta, che daranno conto dei nuovi sviluppi delle cinematografie di Cina, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Tailandia, Taiwan, Singapore. Occhi puntati anche sulla rassegna "L'asia canta", la prima retrospettiva occidentale dedicata al fenomeno dei musical panasiatici, dai film cinesi degli anni 50 e 60 al remake filippino di La febbre del sabato sera. Da registrare anche il ritorno sugli schermi udinesi (dopo la retrospettiva del 2002) dei "Pinku eiga", film giapponesi a basso costo di un'ora circa, dal contenuto erotico "soft", che si rivelano spesso un terreno fertile di sperimentazione e originalità nella fattispecie, la serata del 25 aprile vedrà protagoniste due sorprendenti pellicole di Meike Mitsuri (che sarà a Udine). Altra conferma è l'"horror day": il 27 aprile sarà la volta di sette film dell'orrore (tra cui il classico del 1981 The Imp di Dennis Yu) a dar conto della salute attuale del genere.
M.G.