Ma a Berlino non c'��? solo il Festival. In contempranea si svolge infatti nella capitale tedesca l'European Film Market. Dei film passati in concorso sono due i titoli ad aver trovato, in questi giorni, un distributore italiano. La Mikado distribuir��? infatti il film di Kim Du-Ki Samaria, passato con successo di critica qualche giorno fa. Maria Full of Grace, il film colombiano sul narcotraffico diretto da Joshua Martson, ��? stato acquistato dall'Istituto Luce.
Sul Corriere della Sera Tullio Kezich, non ��? troppo convinto della prova di Theo Angelopoulos. Secondo il critico milanese si tratta di un capoloavoro sbagliato, una delle prove pi��? alte nella prima met��? del film, ma sempre pi��? torbido nella seconda met��?, fino a provocare un esodo di spettatori. Visto che ormai mancano solo tre giorni alla fine Kezich si lancia in alcune previsioni: il film che, fino ad ora ha convinto maggiormente la critica, ��? Confidenze troppo intime, di Patrice Leconte. Un film che, anche secondo Kezich, ��? una commedia di squisita fattura. Anche Monster ��? ben piazzato e Kezich prevede un possibile premio per l'attrice Charlize Theron, gi��? candidata all'Oscar per quella parte. E infine, Kezich, appoggia anche un possibile premio per il film coreano Samaria di Kim Du-Kim.
Anche sulla Stampa di Torino Alessandra Levantesi avanza qualche dubbio sul film di Theo Angelopoulos. Un film fatto per mettere in crisi una giuria, sostiene la giornalista piemontese. Di fronte ad una prima parte, che le sue alte qualit��?, fa da contrappasso una seconda parte troppo formale, e dalla poesia si passa al poeticismo.
Roberto Nepoti su Repubblica invece ��? il pi��? convinto della prova del regista greco: Angelopoulos del suo sublime manierismo, con un senso della tragedia che evoca i classici greci. Il quotidiano romano ��? anche l'unico a riportare la polemica sorta alla serata del Comitato per il cinema di Pace, tra gli organizzatori e il regista danese Lars Von Trier. Il regista era infatti destinatario di un premio per la pace, ma il video di ringraziamenti spedito dalla danimarca ��? stato censurato. Von Trier infatti, dopo i ringraziamenti, esponeva la sua visione del mondo, una favola allegorica in cui, neanche troppo velatamente, attacava il ricco occidente, che pu��? perdere tempo a consegnare Premi per la pace, mentre il sud del mondo muore di fame e sete. Repubblica riporta che i collaboratori del regista, presenti alla serata, dopo la censura, hanno restituito il premio: Lo diano a qualcuno che sia pi��? amico di Bush.
Molto diplomatico Andreas Kilb sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Dopo aver ricoperto di lodi il film di Angelopoulos, il critico tedesco, ammette di aver sofferto un po' la lunghezza del film e di averlo trovato, verso la fine, un po' grottesco. Ma, si salva alla fine, se il cinema di Angelopoulos ci commuove meno di quanto facesse una volta non ��? perch��? lui ��? diventato pi��? debole, ma perch��? lo siamo diventati noi.
Il giornale francofortese continua, intanto, a tenere il suo borsino dell'Orso d'Oro. In testa Before Sunset, Monster, il film tedesco Gegen die Wand e il film di Angelopoulos.