img src=http://www.fanaticaboutfestivals.it/immagini/20031201npopoli_2.jpg width=90 height=92 hspace=5 vspace=3 border=0 align=left alt=uri_caine>
Nella sezione filmare la musica verr presentato, in anteprima nazionale, un estratto di 20 minunti di Caine Variations (Francia) di Franck Podguszer e Alberto Crespo Ocampo, dedicato al pianista jazz Uri Caine, i cui lavori hanno creato un ponte fra mondo classico e afroamericano, passando attraverso l'avanguardia. Nel filmato Caine arrangia, assieme al Concerto Kln, le Variazioni Diabelli Op. 120 di Beethoven, cercando, attraverso l'improvvisazione, di stabilire un contatto fra avanguardia, jazz e classicismo.
Apre oggi anche la sezione pratese del festival con la proiezione, nella sezione Filmare il Teatro, di Lolita-sceneggiatura (Italia 2002) di Ariella Beddini, in cui la regista documenta la riduzione teatrale del testo di Nabokov realizzata da Luca Ronconi.

Marted 2 dicembre verr invece presentato, nell'omonima rassegna, Madame l'Eau (La Signora Acqua - Nigeria-Paesi Bassi, 1992) di Jean Rouch. Il 2003 stato, infatti, decretado Anno dell'Acqua dall'ONU, e il Festival dei Popoli ha deciso di dedicare una sezione del festival a questo fondamentale elemento. Il documentario di Rouch, che da il titolo alla rassegna, segue le vicende di tre contadini nigeriani, rovinati dalla siccit, che decidono di andare in Olanda per studiare il funzionamento dei mulini a vento per irrigare i campi. Il grande Rouch segue, con sguardo affettuoso, la trasferta e il ritorno a casa, dove i tre dovranno far funzionare il mulino e padroneggiarne la manutenzione.
Titoli importanti passano anche nelle rassegna Filmare la Musica e Filmare il Teatro. Nella prima il regista Mika Kaurismki, fratello e produttore di Aki, presenta Moro no Brasil (Io vivo in Brasile - Germania-Finlandia-Brasile, 2002) un appassionante documentario sui molteplici stili della musica brasiliana, dal samba alla bossa nova, che riflette l'anima sudamericana indigena ed il suo incontro con le altre culture. Altre culture in questo caso rappresentate dallo stesso Mika Kaurismki, che, da diversi anni, ha lasciato la sua fredda patria per andare a vivere in Brasile.
Nella rassegna Filmare il Teatro, in svolgimento a Prato, verr presentato un classico del maestro del teatro inglese Peter Brook, Marat Sade (UK, 1966): nel manicomio criminale di Charenton, il Marchese de Sade mette in scena l'assassinio di Jean-Paul Marat. Gli attori sono i pazienti stessi. La rievocazione storica, presto, si trasforma in una riflessione, tra de Sade e Marat, sui rapporti tra politica, violenza e sessualit.
Si torna sull'attualit invece a Firenze con la presentazione di Baghdad on/off (Francia, 2002) del regista iracheno Saad Salman, che lontano dal proprio paese per quasi trent'anni, decide di tornare nella capitale. Tra pericoli e contrattempi, il viaggio si trasforma in una peregrinazione ricca d'incontri e di deviazioni, in un paese massacrato da decenni di dittatura brutale, fatto di campi profughi e poche speranze.